Secondo quanto afferma la ANBI, l’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue, “Il maltempo dei giorni scorsi, con nevicate e piogge, ha ristorato territori assetati, ma non ha risolto lo squilibrio idrico, generato da uno dei periodi più caldi ed arsi della storia d’Italia“. “Non sono le regioni del Nord a destare le maggiori preoccupazioni – continua l’ANBI – bensì il Meridione, dove sono praticamente dimezzate le riserve idriche presenti negli invasi, per altro a riempimento pluriennale. Il fenomeno è particolarmente evidente in Basilicata, ma anche in Puglia e Sicilia. Grave è anche la situazione in Sardegna, dove le disponibilità idriche continuano a diminuire, scendendo dai circa 1371 milioni di metri cubi del dicembre 2010 agli attuali circa 620. E’ evidente che se lo scorso anno – dichiara il Presidente dell’ANBI Francesco Vincenzi – con maggiori disponibilità d’acqua ad inizio anno, si sono verificati limiti nella distribuzione irrigua, la prossima stagione agricola già si prospetta difficile . Diversa è la situazione nel Nord del Paese, dove i grandi laghi, pur restando sotto le medie stagionali, sono in rapido rialzamento dei livelli “.
Di Pietro Geremia