Ha suscitato senza dubbio un grande scalpore ed una valanga di polemiche l’istallazione a Palermo di un’opera dell’artista cinese Zheng Bo intitolata “Pteridophilia”. Nell’ambito della manifestazione internazionale “Manifesta”, lo stravagante artista asiatico sembra che abbia inserito nell’orto botanico della città dei video di 37 minuti, completi di audio in cuffie, nei quali vengono mostrate scene di sesso tra uomini e piante. Nel dettaglio, i video incriminati e osteggiati hanno come soggetti 7 giovani che nella foresta del Taiwan hanno “rapporti intimi” con le felci: una sorta di ecosessualità creata per fare immaginare allo spettatore il futuro di emarginati e piante spontanee attraverso un “amore diverso” dove l’oggetto sessuale non respira come un essere umano, ma rimane un essere vivente.
Di Pietro Geremia