Con un provvedimento preventivo d’urgenza emesso dalla procura di Termini Imerese sono stati sequestrati cinque società e sette centri commerciali a Palermo, Bagheria, Carini e Siracusa gestite da cinesi.
Il provvedimento è stato eseguito da parte degli uomini della guardia di finanza del capoluogo siciliano in seguito a delle solerti indagini economico-finanziarie portate avanti dalle fiamme gialle che avrebbero accertato come i rappresentanti delle società coinvolte avessero operato ai danni del fisco italiano venendo dunque accusati dei reati di bancarotta fraudolenta, sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte e auto-riciclaggio.
Insieme al sequestro degli immobili, aventi un valore di circa 8 milioni di euro, è stato disposto dall’autorità giudiziaria anche il sequestro “per equivalente” per un importo complessivo di circa 2,5 milioni di euro.