FILE In this Sept. 27, 2012 file photo Silvio Berlusconi attends the presentation of a book in Rome. Berlusconi is backing off from suggestions he may be seeking a comeback. He is even hinting he could support in the next elections Mario Monti, the non-political economist named to succeed him as premier to steer the country away from financial disaster. The 76-year-old media mogul said in an interview on a family-controlled TV station Tuesday that he could take "a step backward" to allow moderates to form a coalition that could defeat the left in elections in the spring. Berlusconi says he "wouldn't exclude" Monti as leader of such a moderate group. (AP Photo/Alessandra Tarantino, File)
L’appello di Berlusconi ad Alfano e Meloni per compattare il centrodestra in Sicilia, lanciato dalle colonne de ‘il Mattino’, appare come l’ultimo tentativo andato a vuoto. La leader di Fdi infatti bolla come ‘teatrino’ della politica” l’ipotesi di un’alleanza con “chi governa la Sicilia insieme a Crocetta e l’Italia insieme a Renzi”, chiudendo ancora una volta le porte a una intesa con Ap. Dalla Lega di Salvini replica Alessandro Pagano: con Alfano il centrodestra avrebbe meno voti. Tanto che il deputato regionale di Fi, Vincenzo Figuccia, dice: “Alfano è e rimane con la sinistra. I due nomi più accreditati, nel centrodestra, per la candidatura a presidente della Regione, sono quelli di Nello Musumeci e Gaetano Armao”. Non meno teso il clima nel centrosinistra. Fabio Giambrone, coordinatore delle liste civiche di L.Orlando avverte il Pd: “Il’campo largo’ non può non essere in discontinuità, programmatica e di comportamenti, rispetto ai disastri che la Regione ha prodotto in questi anni”.