Quatto anni di reclusione per estorsione aggravata dal metodo mafioso, è questa la richiesta di condanna avanzata dalla procura della repubblica di Palermo per l’ex capitano del Palermo, Fabrizio Miccoli. Il sostituto procuratore Maurizio Bonaccorso, che ha coordinato le indagini, aveva chiesto l’archiviazione del fascicolo ma il Gip Fernando Sestito ha disposto l’imputazione coatta da cui è scaturito il rinvio a giudizio. L’ex calciatore del Palermo, secondo le carte giudiziarie, tra il 2010 ed il 2011, avrebbe incaricato un suo amico, figlio del boss del quartiere Kalsa, di recuperare 12 mila euro che sarebbero stati vantati da un altro amico per una vicenda legata alla gestione di una discoteca. Fabrizio Miccoli ha sempre negato di essere a conoscenza delle parentele mafiose del suo amico.