Il tribunale di Palermo ha condannato il nipote del bandito Giuliano per violenza sessuale aggravata, truffa aggravata dalla condizione di minorata difesa delle persone offese, induzione, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.
A quanto pare l’uomo, di 71 anni, si trovava già ai domiciliari dallo scorso 11 Maggio quando, in seguito alla pronuncia della custodia cautelare emessa a parte dei giudici palermitani, è stato condotto dagli uomini dell’arma dei carabinieri presso la casa circondariale del capoluogo siciliano.
Stando a quanto emerso dalle indagini dunque, il 71enne avrebbe non solo favorito l’attività di prostituzione nell’albergo il Castello di Giuliano ma, non pago, avrebbe inoltre abusato sessualmente di una donna ricoverata in una struttura sociosanitaria semiresidenziale.