Operazione Halycon, Licata

Gli uomini della Dia hanno confiscato nei giorni scorsi di beni per 10 milioni di euro ad un imprenditore agricolo 63enne originario di Raccuja, paese in provincia di Messina.

A quanto pare l’uomo, che era domiciliato a Paternò, nel 2015 era già stato il destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere scaturita in seguito all’operazione “Slave” dove secondo gli inquirenti avrebbe costituito un’associazione dedita allo sfruttamento di braccianti romeni secondo le forme del caporalato.

Il provvedimento di confisca dei beni appartenenti all’imprenditore dunque è stato emesso dalla sezione Misure di prevenzione del locale Tribunale, su proposta del direttore della Dia, in conseguenza del procedimento di sequestro eseguito nei suoi confronti nel 2017.