La Sicilia, nonostante i contagi restano alti, per il momento resta in zona arancione. La Regione sta puntando molto alla vaccinazione di massa, l’open day per ricevere la prima dose del vaccino AstraZeneca ,anche senza prenotazione, ha avuto grande successo.

La Sicilia al momento è una delle cinque regioni con Rt superiore a 1. Due Regioni (Sicilia e Valle d’Aosta) hanno una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo 2, dunque ancora molto elevato.

Ieri il bollettino del Ministero della Salute ha fatto registrare un lieve calo della curva. Sono stati 1.370 (ottanta in meno rispetto al giorni prima) i nuovi positivi su 33.300 tamponi, con una incidenza che scende al 4,1%.

La distribuzione territoriale vede ancora una volta il maggior numero di casi (455) nella provincia di Palermo che resta in zona rossa. Una buona notizia arriva invece dal successo dell’iniziativa lanciata dalla Regione, che ha aperto oggi 66 tra hub e centri vaccinali dell’isola per l’Open day di AstraZeneca, la somministrazione della prima dose per il target 60-79 anni anche per chi non era prenotato.

Un modo per accelerare sulla campagna vaccinale, ma anche per superare le resistenze legate al vaccino anglo-svedese dopo una serie di morte sospette registrate proprio in Sicilia. Altissima l’affluenza, nelle numerose strutture sparse nelle nove province: alle 17.30 erano già 7.713 (più del triplo di ieri) i vaccinati in tutta l’isola, dei quali 1.180 solo nell’hub della Fiera del Mediterraneo di Palermo dove fin dal mattino la gente si è messa ordinatamente in coda.

“L’iniziativa è pienamente riuscita – dice Renato Costa, commissario all’emergenza sanitaria nella Città metropolitana di Palermo -. Lo dimostrano già i numeri parziali, 1.180 somministrazioni in 9 ore è un vero record per la Fiera, considerando che, in genere, qui ci attestiamo su una media di 400-500 inoculazioni giornaliere di AstraZeneca”.


Soddisfatto il presidente della Regione Musumeci che ha voluto fortemente l’Open day: “E’ un’ottima notizia – ha commentato – si tratta di un modo per mettere al sicuro i siciliani e utilizzare le centomila dosi di vaccini AstraZeneca già disponibili nell’Isola”