Un 40enne originario di Marsala è stato condannato per lesioni personali aggravate a due anni di reclusione, con pena sospesa, dal giudice monocratico Lorenzo Chiaramonte.
Tutto avvenne nel 2016 quando l’uomo, a causa dell’arrivo di una bolletta della corrente elettrica dell’importo di circa 30 euro, si era macchiato di un indicibile atto di violenza nei confronti della moglie consistente in un ceffone che alla donna provocò la frattura della mandibola.
Secondo quanto emerso durante il dibattimento, alla base di quello scatto di violenza c’era il nervosismo provocato dalla malattia del figlio che però, dopo la guarigione del bambino, si andò man mano placando riportando nella famiglia un clima felice e sereno tale da far propendere il giudice per la sospesione della pena.
Di Pietro Geremia