Con una lettera aperta al quotidiano La Sicilia, un commerciante di Catania ha espresso la propria rassegnazione all’assenza di uno stato incapace di proteggere la propria attività economica. L’esercente infatti, è stato “vittima” di ambulanti, ubriachi, zingari con figli piccoli al seguito e di punkabbestia che “rendono insicuro il lavoro” suo e dei propri 23 dipendenti. “Come posso evitare il dramma? Pagando il pizzo, ovviamente” – ha dichiarato laconicamente nella lettera. “Nella zona, imperversano i nuovi padroni: i punkabbestia“. “Quando uno di loro si è infastidito perché uno dei cani è stato allontanato da un mio dipendente dai tavoli – cita come esempio – gli ha lanciato contro una lattina piena di birra che ha colpito anche un cliente. Un altro dei miei, che si è ribellato, è stato morso da un cane ed è stato medicato in ospedale. E’ intervenuta la polizia, ma l’indomani quelli sono ritornati più ringalluzziti di prima, sbraitando e minacciandoci e irridendoci. Fino a quando i tutori dell’ ordine mi diranno, facendo spallucce, che non c’è niente da fare, qui nel Meridione esisterà soltanto una panacea: il pizzo – sottolinea provocatoriamente il commerciante – . “Ma con quali coraggio e sfrontatezza le nostre Istituzioni invitano gli imprenditori siciliani a denunciare gli estorsori? Ben vengano i malandrini a proteggermi e a svolgere una funzione sociale, cioè evitare un dramma che può sempre succedere e salvaguardare il posto di lavoro a 23 persone” – sentenzia l’imprenditore catanese nella sua lettera.

Di Pietro Geremia

Davide Difazio, giornalista iscritto all’albo nazionale dei giornalisti, elenco pubblicisti Sicilia, dal 09/05/2003 N° di tessera 098283, protagonista di diverse trasmissioni televisive in Rai e Mediaset ha collaborato con diverse testate giornalistiche nazionali ottenendo risultati lusinghieri. Fondatore della testata giornalistica Siciliareporter.com, in pochi anni , è riuscito a far diventare il portale un importante punto di riferimento per l'informazione siciliana.