Per una corretta convivenza civile la fila, che sia alla posta o (come in questo caso) dal benzinaio, deve essere rispettata. Lo sapeva bene, forse anche troppo, un 71 enne di Catania ritenuto responsabile di tentato omicidio e il figlio di 36 anni, già detenuto ai domiciliari, ritenuto responsabile di porto e detenzione illegale di armi clandestine. A quanto pare infatti, per via di una lite avvenuta su chi dovesse inserire i soldi nella colonnina del self service, il 71 enne pare che abbia estratto la pistola esplodendo 3 colpi, , miracolosamente andati a vuoto, contro un catanese di 34 anni. In seguito agli spari, l’anziano è immediatamente salito sulla propria auto fuggendo via. La vittima, ripresasi dallo choc ha allertato il 112 consentendo l’intervento sul posto dei carabinieri di Librino i quali, dopo aver repertato i tre bossoli e analizzando le immagini registrate dalle telecamere di sicurezza, hanno riconosciuto l’aggressore rintracciato poco dopo in casa del figlio attuando infine una perquisizione che permesso il ritrovamento di un piccolo arsenale: una pistola Beretta cal. 22 con la matricola abrasa (l’arma usata poco prima), un fucile cal. 12 risultato rubato, un revolver a tamburo senza marca e matricola, 26 cartucce cal. 22, 5, altre cartucce cal. 16 e 2 cartucce cal. 12. Una volta svolte le formalità di rito, gli arrestati sono stati condotti presso il carcere etneo di Piazza Lanza su disposizione dell’autorità giudiziaria.

Di Pietro Geremia

Davide Difazio, giornalista iscritto all’albo nazionale dei giornalisti, elenco pubblicisti Sicilia, dal 09/05/2003 N° di tessera 098283, protagonista di diverse trasmissioni televisive in Rai e Mediaset ha collaborato con diverse testate giornalistiche nazionali ottenendo risultati lusinghieri. Fondatore della testata giornalistica Siciliareporter.com, in pochi anni , è riuscito a far diventare il portale un importante punto di riferimento per l'informazione siciliana.