L’inverno vuole riprovarci. Eravamo intorno al pre periodo natalizio quando i modelli meteorologici ci proponevano scenari da brividi con freddo gelido siberiano e nevicate a bassissime quote ma, dopo qualche giorno, venne di colpo tutto stravolto con l’Alta Pressione Azzorriana e giornale di sole, facendo crollare di colpo il sogno di tanti per un bianco Natale.

Il primo mese del 2022 sta per concludersi, e fino a questo momento registriamo due rimonte anticicloniche foriere di bel tempo e temperature abbastanza miti per il periodo con quest’ultima rimonta capace di durare per più di 7 giorni. Tutto questo però sta per giungere alla conclusione riaprendo scenari invernali.

Da Giovedì 20 infatti l’Alta Pressione, sbilanciandosi verso Occidente e Settentrione, causerà lo scivolamento verso i Balcani di masse d’aria fredda provenienti dal Circolo Polare Artico che, successivamente, arriveranno sulla nostra Sicilia favorendo una nettissima diminuzione delle temperature che, se tutto verrà confermato, potrebbero toccare addirittura una -8/-10°C ad 850 hPa (ndr 1500 metri); al suolo temperature tra -3°C.

Per il weekend 22-23 quindi si prospetta l’arrivo di una vera e propria bordata di aria fredda i cui effetti saranno dipesi dalla traiettoria dell’aria fredda che inizierà a dilagarsi a partire da Venerdì 21 generando un notevole crollo termico creando addirittura un effetto ASE (ndr Adriatic Snow Effect), in poche parole: si tratta di una particolare configurazione metereologica che si genera quando aria decisamente fredda scende verso i Balcani, formando una bassa pressione nei pressi del mar Ionio, con i venti gelidi da est/nordest che scavalcano le Alpi Dinariche, tra Croazia e Bosnia e che scorrono sul mar Adriatico. Tali venti freddi e secchi scorrono sulla superficie marina, sollevando in maniera brusca l’aria più “tiepida” presente sull’acqua: tale meccanismo produce la genesi di nubi cumuliformi (come quelli che vediamo durante l’estate formando i classici temporali di calore) le quali, a gran velocità, si spingono verso le nostre coste, provocando improvvise bufere di neve fin sulle zone costiere (se le temperature lo permettono).

Prepariamoci dunque al ritorno del grande freddo

Di Salvatore Gioacchino Cacciato