Migranti in fila negli Hotspot

“Abbiamo rivendicato il diritto di tutelare la salute dei siciliani, di chi si trova in Sicilia – alcuni milioni di cittadini che chiamiamo turisti – e di quelle persone che vengono ammassate in hotspot e centri accoglienza meglio identificate come migranti” scrive il rpesidente della regione Sicilia, sulla sua pagina Facebook.

“C’è chi parla di codicilli, di ordinanza legittima o nulla. Intanto, stanotte si sono confermati 58 positivi a Lampedusa. E altri tamponi arriveranno in giornata per l’esito, al secondo controllo che ho disposto. Ulteriore dimostrazione che la mia ordinanza interviene su materia sanitaria e non sulla politica migratoria. Dal Viminiale attendiamo risposte” continua Musumeci.

A seguito del continuo aumento di migranti risultati positivi al Covid e della congestione di molte strutture di accoglienza, il presidente della regione Sicilia, Nello Musumeci annuncia di voler chiudere tutti gli Hotspot. Il fenomeno migratorio e le implicazioni sul piano sanitario infatti, rischiano di compromettere il lavoro di contenimento del virus che finora, nell’isola , aveva dato ottimi risultati.

“La Sicilia non può continuare a subire questa invasione di migranti. Tra poche ore – scrive Musumeci – sarà sul mio tavolo l’ordinanza con cui dispongo lo sgombero di tutti gli Hotspot e dei Centri di accoglienza esistenti. Si attivi un ponte-aereo immediatamente e si liberi la Sicilia da queste vergognose strutture, iniziando da #Lampedusa. Le regole europee e nazionali sono state stracciate.

L’Europa fa finta di niente e il governo nazionale ha deciso – malgrado i nostri appelli – di non attuare i decreti vigenti e di non chiudere i porti, come invece ha fatto lo scorso anno con il decreto interministeriale Interno-Difesa-Trasporti. C’è una colpevole sottovalutazione del fenomeno senza precedenti. E non capiscono quanto stia crescendo la tensione.

Vogliono far diventare razzisti i siciliani, che sono il popolo più accogliente di tutto il mondo? Adesso se vogliono a Roma impugnino pure la mia ordinanza. Basta: abbiamo avuto fin troppo rispetto istituzionale su questa #emergenza, ricambiato da silenzi, indifferenza e omissioni.”