La Polizia, in esecuzione di una orrdinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal Tribunale di Palermo, ha arrestato un 53enne marsalese e un 50enne mazarese, ritenuti responsabili, in concorso tra loro, del reato di estorsione e, per uno dei due, maltrattamento di animali. L’indagine, svolta dalla squadra Mobile di Palermo, con la collaborazione dell’omologa struttura investigastiva trapanese,veniva avviata a seguito delle dichiarazioni rese, in sede di denuncia da un imprenditore palermitano. I due, avrebbero inviato un pacco, contente 3 cartucce da caccia, 3 teste mozzate di oca ed un foglio con scritte intimidatorie, costringendo, questa è l’accusa, i titolari di una ditta creditrice a desistere dall’azione esecutiva intrapresa per il soddisfacimento del credito di 41.996,50 euro oltre interessi e spese legali. La somma era vantata nei confronti di una ditta i cui titolari risultano “vicini” ai due arrestati. Tale ultima ditta, in relazione ad una fornitura di materiale disattesa, era stata condannata, con formale sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Palermo, al pagamento del dovuto. I due arrestati sono stati individuati quali responsabili anche dell’invio di una lettera intimidatoria all’avvocato degli esigenti il credito, minacciato di morte qualora non avesse desistito dall’esercitare l’azione di recupero della somma.