Il sindaco di Corleone Nicolò Nicolosi ha bloccato nei giorni scorsi una domanda di accesso al reddito di inclusione.

Nel dettaglio, pare che a inoltrare la richiesta sia stata la moglie del capomafia di Corleone Rosario Lo Bue, la quale avrebbe presentato un reddito Isee inferiore alle 6000 euro, elemento indispensabile per accedere ai fondi di aiuto.

La richiesta è però sembrata decisamente strana al neo primo cittadino di Corleone che, dopo una verifica, avrebbe riscontrato che qualcuno dal Servizio sociale del Comune avrebbe addirittura telefonato alla signora Lo Bue per informarla che la domanda non era corretta, perché era stato inserito nel nucleo familiare il marito, attualmente detenuto, permettendo dunque alla signora di presentare una seconda istanza.

Degli aiuti troppo sospetti quelli ipotizzati da Nicolosi che non solo ha dunque bloccato la pratica, ma ha anche aperto un’indagine interna che vedrà come imputati gli impiegati dell’ufficio politiche sociali del comune.

Di Pietro Geremia

Davide Difazio, giornalista iscritto all’albo nazionale dei giornalisti, elenco pubblicisti Sicilia, dal 09/05/2003 N° di tessera 098283, protagonista di diverse trasmissioni televisive in Rai e Mediaset ha collaborato con diverse testate giornalistiche nazionali ottenendo risultati lusinghieri. Fondatore della testata giornalistica Siciliareporter.com, in pochi anni , è riuscito a far diventare il portale un importante punto di riferimento per l'informazione siciliana.