Non le manda di certo a dire il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.
Interrogato sullo stato delle società che hanno il compito di permettere gli spostamenti a livello nazionale e regionale su ferrovia, come la RFI, e su strada, come l’Anas, il governatore siciliano ha espresso delle parole letteralmente al veleno: “L’Anas si muove come pachiderma.
Non ci piace come lavorano l’Anas e RFI che sono diventati un cancro per la Regione siciliana. O cambiamo marcia – aggiunge Musumeci – o saremo costretti a mettere in mora i nostri interlocutori a cui per un anno abbiamo accordato quasi illimitatamente fiducia assoluta”.
“Viviamo una situazione di totale emergenza in Sicilia sul piano della viabilità e non è possibile che i cantieri debbano essere semideserti e non debbano essere rispettate le scadenze” – conclude il presidente siciliano.
Non si è fatta attendere però la replica da parte di RFI alle dure parole lanciatele contro: “La Sicilia è al centro delle politiche di investimento della società, grazie anche a una importante cura del ferro per la regione, che prevede opere per 14 miliardi di euro nei prossimi dieci anni. E conferma il proprio impegno “nonostante le numerose difficoltà registrate, tra cui quelle relative alle situazioni economiche delle ditte appaltatrici”.
Di Pietro Geremia