Sembra che la corruzione sia ormai di casa in Sicilia.
In seguito alla notizia del primato della tangenti posto in evidenza da parte dell’Autorità nazionale anticorruzione pare che le forze dell’ordine abbiano trovato un’altra magagna all’interno del sistema.
Grazie all’operazione denominata “Buche d’oro” infatti, gli uomini della guardia di finanza avrebbero messo a segno una serie di arresti in tutta la Sicilia in capo ad alcuni funzionari dell’Anas e di alcuni imprenditori.
Grazie alle indagini messe a segno dai militari dunque sarebbero stati portati alla luce dei rodati meccanismi corruttivi che avrebbero fatto emergere un vorticoso giro di mazzette sui lavori pubblici particolarmente presente nelle province di Catania, Palermo, Caltanissetta e Agrigento dove il gip avrebbe disposto dei totale di 8 arresti, tra domiciliari e carcere, ipotizzando il reato di corruzione in concorso commessi nell’esecuzione dei lavori di rifacimento di strade statali della Sicilia orientale e centrale.