Un vero e proprio collasso dei comuni siciliani sul tema rifiuti. Dopo il divieto di scaricare i rifiuti a Bellolampo infatti, concessa per ora solo alle città di Palermo e Ustica, è scattata la protesta in ben 50 comuni costretti a depositare i propri rifiuti nelle discariche di Catania con un aumento del 10% dei costi di discarica e 52 euro a tonnellata in più per il trasporto. I sindaci quindi sono stati lasciati in piena emergenza accettando le nuove condizioni proposte dalla ditta EcoAmbiente con pena il non conferimento in discarica. “Il sistema è al collasso e il neo assessore ha abbandonato la nave al porto – sentenziano i 50 sindaci – l’unico interlocutore a questo punto è il presidente Musumeci. Siamo in emergenza da anni per colpa della Regione e non permetteremo di far pagare il conto ai nostri cittadini”. Gli amministratori si riservano di manifestare “con ogni iniziativa possibile nell’interesse dei cittadini per evitare aumenti della Tari”.