Khadiga Shabbi non avrà il permesso di soggiorno umanitario, dopo la polemica mediatica che vedeva la ricercatrice libica in duplice veste di terrorista e rifugiata, la commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale di Roma, che prima aveva concesso un permesso di soggiorno umanitario alla donna condannata per istigazione al terrorismo a un anno e 8 mesi, ha fatto marcia indietro giustificando la gaffe con un errore materiale . L’invito alla rettifica del provvedimento era arrivato direttamente dal Ministero dell’Interno che aveva contattato il questore di Roma. Con le nuove indicazioni la donna deve ritornare nell’ultimo Paese in cui è transitata prima di raggiungere l’Italia. Il legale di Shabbi, l’avvocato Michele Andreani, ha criticato la presa di posizione del ministro dell’Interno, Minniti, definendo il provvedimento emesso come “illegittimo” la donna adesso dovrebbe essere riportata al Cie di Ponte Galeria.