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L’Assemblea regionale siciliana ha revocato l’obbligo per gli enti di formazione professionale di dotarsi di una pianta organica fissa in ogni sede, comprendente direttore, amministrativo, tutor e ausiliario a tempo pieno e indeterminato, una mossa criticata dai sindacati Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola RUA.

Michele Vivaldi, Honorè Federico e Ninni Panzica, rappresentanti sindacali, hanno espresso la loro delusione, sottolineando come la decisione sia economicamente insostenibile e ignori la necessità di equilibrare le esigenze degli enti con i diritti dei lavoratori a un impiego stabile.

Nonostante la condivisione dell’esigenza di modifica della normativa, i sindacati avevano proposto soluzioni alternative per garantire sia la sostenibilità degli enti che la stabilità lavorativa, come una pianta organica basata sui finanziamenti e sui corsi offerti, proposte ignorate dalla politica.

La situazione attuale della formazione professionale in Sicilia, caratterizzata da un alto tasso di personale a contratto e il diffuso abuso delle false partite IVA, richiede un dialogo urgente tra politica e parti sociali per riformare il settore garantendo trasparenza e condizioni lavorative eque.