Appropriazione indebita di denaro e di fondi della Regione. E’ questa l’accusa con la quale sono stati arrestati i proprietari della struttura per bisognosi dell’Istituto Psico-Pedagogico Lucia Mangano, in provincia di Catania. Nel dettaglio la Dia, a seguito di una sofisticata indagine nella quale sono state utilizzate intercettazioni e sequestri di documentazione, è riuscita ad evidenziare quella che si potrebbe chiamare come una azienda dal doppio volto paradossale. I proprietari dell’istituto infatti, che essendo nel direttivo di alcune associazioni antimafia si proclamavano tra l’altro paladini della giustizia, sembra che usassero i soldi destinati ai pazienti principalmente per scopi personali arrivando a creare un buco nell’azienda di ben 10 milioni di euro. Solo grazie all’incredibile senso caritatevole di solidarietà dei dipendenti, l’azienda ha potuto mantenere nel tempo una qualità decente per gli assistiti, ai quali, rivelano gli stessi impiegati: “Si sarebbe continuato a dare ai pazienti latte allungato con acqua, maglie di lana e scarpe invernali nel periodo estivo”.
Di Pietro Geremia