Continua il triste e deplorevole caso dell’orco di 48 anni di Palermo accusato di aver violentato per anni il figlio 12enne affidatogli dopo la separazione dalla moglie nonostante si trovasse ai domiciliari per un caso analogo, ma stavolta nei confronti della figlia primogenita. Nello specifico, in seguito all’arresto operato dalle forze dell’ordine palermitane, la procura del capoluogo ha chiesto per l’uomo una condanna a 6 anni e 6 mesi, più un anno per ingiurie, richiesta che è stata rinviata nel mese di ottobre. I figli oltretutto, costituiti al processo come parte civile e che hanno chiesto come provvisionale esecutiva ben 25 mila euro, all’epoca dei fatti sarebbero stati pure minorenni, fattore che andrebbe così ad appesantire una storia di violenze e persecuzioni già di per se abbastanza difficile.
Di Pietro Geremia