Superbonus-110

Il Decreto Rilancio,  convertito in Legge 17 luglio 2020, n. 77, ha introdotto il cosiddetto Superbonus 110%, (noto anche come bonus 100 o superbonus),ovvero una detrazione fiscale, indirizzata a privati e ad altri soggetti, che permette di recuperare il 110% delle somme investite in alcuni interventi di ristrutturazione.

Una caratteristica del Superbonus che lo rende particolarmente interessante, è data dal fatto che è possibile effettuare alcuni interventi di ristrutturazione (riqualificazione energetica e antisismico) senza alcun esborso monetario optando per lo sconto in fattura invece della detrazione fiscale.

Ma andiamo con ordine.

A cosa serve il Superbonus 110%

Il Superbonus si può richiedere per le spese sostenute per le seguenti tipologie di interventi:

  • isolamento termico che riguardi più del  25% della superficie disperdente lorda;
  • sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati per la climatizzazione e/o la fornitura di acqua calda sanitaria;
  • interventi antisismici che riducano il rischio sismico di determinati edifici, così come già previsto dal cosiddetto sismabonus.


Il Superbonus si può richiedere anche per altre tipologie di interventi, a patto però che siano eseguiti congiuntamente ad almeno uno degli interventi elencati sopra. Ecco gli interventi ulteriori che danno diritto al Superbonus:

  • interventi di efficientamento energetico rientranti nell’ecobonus, nei limiti di spesa previsti dalla legislazione vigente per ciascun intervento;
  • installazione di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici;

Il Superbonus spetta, infine, anche per i seguenti interventi, a condizione che siano eseguiti congiuntamente con almeno uno degli interventi di isolamento termico o di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale o di riduzione del rischio sismico, elencati sopra:

  • l’installazione di impianti solari fotovoltaici connessi alla rete elettrica;
  • l’installazione contestuale o successiva di sistemi di accumulo integrati negli impianti solari fotovoltaici agevolati.

  • Il Superbonus non spetta per interventi effettuati su unità immobiliari residenziali appartenenti alle categorie catastali A1 (abitazioni signorili), A8 (ville) e A9 (castelli).
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  • Per gli interventi diversi da quelli che danno diritto al Superbonus si applicano le agevolazioni già previste dalla legislazione vigente in materia di riqualificazione energetica.

Chi può ottenere il super bonus 110%?

I soggetti che possono avere accesso al super bonus sono i seguenti:

  • le persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arti e professioni;
  • i condomìni;
  • gli Istituti autonomi case popolari (Iacp) e gli enti aventi le stesse finalità sociali. Per tali soggetti il super bonus spetta anche per le spese sostenute dal 1° gennaio 2022 al 30 giugno 2022;
  • le cooperative di abitazione a proprietà indivisa. La detrazione spetta per interventi realizzati su immobili dalle stesse posseduti e assegnati in godimento ai propri soci;
  • le organizzazioni non lucrative di utilità sociale, le organizzazioni di volontariato iscritte nei registri di cui alla legge n. 266/1991, e le associazioni di promozione sociale iscritte nei registri nazionali, regionali e delle provincie autonome di Trento e Bolzano, previsti dall’articolo 7 della legge n. 383/2000;
  • le associazioni e società sportive dilettantistiche iscritte nel registro istituito ai sensi dell’articolo 5, comma 2, lettera c), del decreto legislativo n. 242/1999, limitatamente ai lavori destinati ai soli immobili o parti di immobili adibiti a spogliatoi.

Ci sono tre modi di fruire del super bonus al 110%

Il super bonus al 110% è stato inizialmente pensato come una detrazione sull’imposta lorda. Ma per potenziarne gli effetti e ampliarne le possibilità di fruizione, l’articolo 121 del decreto Rilancio permette di optare per altre due soluzioni. In pratica, il soggetto può scegliere di ottenere:

Un credito d’imposta pari al 110% delle spese sostenute, da detrarre dalle imposte lorde nell’arco di 5 anni;

Uno sconto sul corrispettivo dovuto, di importo massimo non superiore al corrispettivo stesso, anticipato dal fornitore di beni e servizi relativi agli interventi agevolati. Il fornitore recupera il contributo anticipato sotto forma di credito d’imposta di importo pari alla detrazione spettante, con facoltà di successive cessioni di tale credito ad altri soggetti, ivi inclusi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari

La cessione di un credito d’imposta corrispondente alla detrazione spettante, ad altri soggetti, ivi inclusi istituti di credito e altri intermediari finanziari, con facoltà di successive cessioni.

Riepilogando in parole semplici. Il soggetto può:

1. Scegliere di detrarre dalle tasse che dovrebbe pagare il credito d’imposta ottenuto.

2. Accordarsi con l’impresa che realizza i lavori, in modo da cedere a questa il credito d’imposta che gli spetterebbe, ed effettuare i lavori senza sborsare un euro, o pagando di meno (a seconda della tipologia di intervento).

3. Cedere il proprio credito d’imposta a una banca o a una finanziaria e ottenere in cambio del denaro per pagare gli interventi.

Superbonus 110 per seconda casa, demolizioni e ricostruzioni

Il superbonus include anche le seconde case oltre agli interventi agevolati che includono: demolizioni e ricostruzione. E’ riconosciuto infatti il bonus per l’efficientamento energetico nei lavori di demolizione/ricostruzione con uguale volumetria. Occorrerà rispettare però i requisiti previsti dal Decreto Ministerale 26 Giugno 2015 e garantire la miglioria di almeno 2 classi energetiche dell’edificio o in alternativa il conseguimento della classe energetica più alta da dimostrare con apposito APE (Prestazione Energetica).

Potranno ottenere il Superbonus le unità immobiliari all’interno di edifici plurifamiliari funzionalmente indipendenti, con uno o più accessi autonomi dall’esterno, come nel caso delle villette a schiera.

Attenzione alla capienza fiscale!

Nel caso in cui si scelga la detrazione d’imposta, bisogna prestare attenzione alla cosiddetta capienza fiscale. In pratica, la quota annuale della detrazione non può essere superiore alle imposte da pagare, così come risultano dalla dichiarazione dei redditi. Se l’agevolazione spettante è maggiore dell’imposta lorda da pagare, la quota eccedente andrà perduta e non potrà essere recuperata in alcun modo.

Per ovviare a questo inconveniente, si può optare per una delle altre due soluzioni possibili (sconto sul corrispettivo o cessione di credito).

Ulteriori informazioni

Il sito dell’Agenzia delle Entrate ha preparato una guida molto dettagliata con tutte le informazioni sul superbonus 110%. Si può scaricare e consultare, per trovare risposta alle questioni più specifiche.