Dal taser anche ai vigili urbani alla stretta sui noleggi di auto e furgoni per evitare che vengano usati dai jihadisti contro la folla. Ma c’è anche il Daspo urbano più severo nel decreto Salvini su immigrazione e sicurezza. Il testo dedica gli articoli dal 17 al 42 ai provvedimenti in materia di “sicurezza pubblica, prevenzione e contrasto al terrorismo e alla criminalità mafiosa”. Ecco nel dettaglio le principali misure. TERRORISMO: Viene introdotto l’obbligo per le agenzie di autonoleggio di comunicare al Ced delle forze di polizia i dati identificativi di chi richiede un auto o un furgone. La comunicazione deve avvenire contestualmente alla stipula del contratto e comunque “con un congruo anticipo rispetto al momento della consegna”. Nel decreto non è scritto quanto debba essere questo tempo e come ovviare ai problemi che ne discenderanno (attualmente contratto e consegna veicolo sono contestuali): nel testo ci si limita ad indicare che entro 6 mesi con un decreto del Viminale verranno definite “le modalità tecniche dei collegamenti” per effettuare le comunicazioni. Nel caso in cui il Ced verifica che si è in presenza di un sospetto, invia una segnalazione alle forze di polizia “per le conseguenti iniziative di controllo”. La bozza del decreto stanzia inoltre quasi 360 milioni fino al 2025 per “contingenti e straordinarie esigenze” di Polizia e Vigili del Fuoco “per l’acquisto e potenziamento dei sistemi informativi per il contrasto del terrorismo internazionale”, compreso il rafforzamento dei nuclei Nbcr. Dei 360 milioni, 267 sono per la Ps e 92 per i Vvf. TASER E ACCESSO AL CED A VIGILI: I Comuni con più di 100mila abitanti potranno dotare 2 poliziotti municipali di “armi comuni ad impulso elettrico” in via sperimentale per un periodo di sei mesi. Al termine del periodo, i Comuni, “con proprio regolamento” possono assegnare l’arma ai reparti. I poliziotti locali, inoltre, se “addetti ai servizi di polizia stradale” e “in possesso della qualifica di agente di pubblica sicurezza” possono accedere al Ced delle forze di polizia per “verificare eventuali provvedimenti di ricerca o di rintraccio” nei confronti delle persone controllate. DASPO PIU’ SEVERO E STRETTA SU SGOMBERI: Il decreto amplia le zone dove può scattare il Daspo urbano, includendo i “presidi sanitari” le zone di particolare interessere turistico, le “aree destinate allo svolgimento di fiere, mercati pubblici spettacoli”. Previsto anche il Daspo per coloro che sono indiziati per reati di terrorismo e una stretta sulle occupazioni. Il testo stabilisce infatti l’applicazione della “pena della reclusione fino a 4 anni (ora 2) congiuntamente alla multa da 206 a 2.064 euro (ora da 103 a 1.032), nei confronti dei promotori e organizzatori dell’invasione, nonché di coloro che hanno compiuto i fatti armati”. Nelle indagini a carico di promotori e organizzatori sarà inoltre possibile utilizzare le intercettazioni. Infine, i blocchi stradali tornano ad essere sanzionati penalmente e non più in via amministrativa. BRACCIALETTO ELETTRONICO PER STALKER: L’utilizzo del braccialetto elettronico sarà possibile anche nei confronti degli imputati dei reati di maltrattamento in famiglia e stalking. POTENZIAMENTO AGENZIA BENI CONFISCATI: Il provvedimento estende di ulteriori 70 unità la pianta organica ed individua le aziende confiscate “di rilevante interesse socio-economico” che necessitano di supporto per il proseguimento dell’attività. Fonte: gds.it (http://gds.it/2018/09/24/taser-ai-vigili-stretta-su-noleggi-di-auto-e-furgoni-le-misure-del-decreto-sicurezza_921637/)

Davide Difazio, giornalista iscritto all’albo nazionale dei giornalisti, elenco pubblicisti Sicilia, dal 09/05/2003 N° di tessera 098283, protagonista di diverse trasmissioni televisive in Rai e Mediaset ha collaborato con diverse testate giornalistiche nazionali ottenendo risultati lusinghieri. Fondatore della testata giornalistica Siciliareporter.com, in pochi anni , è riuscito a far diventare il portale un importante punto di riferimento per l'informazione siciliana.