Un nuovo stadio potrebbe essere realizzato a Canicattì con i fondi del Pnrr. Struttura sportiva che dovrebbe sorgere in alcuni appezzamenti di terreno di circa 3 ettari, 30 mila metri, che si trovano lungo la statale 190 che porta a Delia .

Fondi agricoli nella disponibilità del comune di Canicattì che sono stati sequestrati alla mafia ed assegnati all’ente. E’ questa la novità importante emersa ieri durante una conferenza stampa che si è tenuta al comune di Canicattì ed al quale hanno preso parte il sindaco Vincenzo Corbo, gli assessori Patrizia Bennici, Alberto Tedesco e Massimo Muratore ed i vertici degli uffici tecnico e finanziario dell’ente.

Conferenza stampa che allo stesso tempo è servita a confermare la volontà di questa amministrazione alla ristrutturazione del vecchio Carlotta Bordonaro per il quale adesso occorrono circa due milioni di euro. Stadio che potrebbe contenere non più di 2500 spettatori nonostante le modifiche che verrebbero apportate alla struttura e la posa di un manto in erba sintetica.

“ Questa amministrazione comunale- ha detto il sindaco Vincenzo Corbo- interviene oggi dopo le polemiche di queste giorni in merito alla mancata realizzazione dei lavori dello stadio Carlotta Bordonaro. Voglio sottolineare- aggiunge- che il progetto è pronto, che abbiamo circa un milione di euro a disposizione ma che adesso alla luce dell’aumento dei costi delle materie prime non basterebbero a garantire la copertura totale dell’intervento.

Ed è per questo che in attesa che vengano reperite le altre somme ci siamo già messi in moto per la costruzione di un nuovo impianto sportivo per il quale è stata individuata l’area in tre ettari di terreno di proprietà del comune in quanto sequestrati alla mafia ed assegnati al nostro ente. Abbiamo già effettuato uno studio su quella area e sarebbe ideale ad accogliere un nuovo stadio.

Il Carlotta Bordonaro rimarrebbe a servizio della città essendo in una zona centrale e di altre società minori. Oggi- conclude Corbo- stiamo assistendo sulla vicenda stadio a parecchia demagogia da parte di chi ad esempio nel 2014 non ha approvato il bilancio di previsione per tempo e consentire che la struttura che era stata inserita nel piano triennale delle opere pubbliche venisse realizzata con fondi comunali e con finanziamenti provenienti dal credito sportivo. Sono gli stessi personaggi che oggi fomentano e chiedono un consiglio comunale straordinario sulla questione. Ma noi possiamo dimostrare carte alla mano- conclude il sindaco di Canicattì- come siano stati loro a non volere la struttura sportiva ristrutturata non ritenendola una priorità per la nostra città”.