Continua inesorabilmente l’escalation di positività al Covid-19 a Canicattì.

Altri cinque soggetti risultati positivi al Covid-19, il sindaco Ettore Di Ventura sulla sua pagina Facebook commenta così:

“Sono cinque i casi di positività al Covid-19 comunicato dall’ASP nella giornata di oggi.L’incremento del numero dei soggetti positivi è un evidente segnale che il virus è in mezzo a noi.

Le raccomandazioni non sono mai abbastanza.In questi giorni più che mai è fondamentale continuare ad essere prudenti attraverso l’uso della mascherina, evitare luoghi affollati e rispettare il distanziamento”.

Salgono così a quota 32 i casi di Covid-19 in città.

In pochi mesi siamo passati dai proclami che elogiavano la Sicilia come esempio di regione virtuosa fino a diventare il luogo con l’indice Rt (indice di trasmissibilità della malattia) più alto d’Italia.

Siamo passati dalle critiche social alle regioni del Nord che non rispettavano le regole ad essere nostro malgrado esempio da non seguire.

Cosa sta succedendo?

 La causa di aumento dei contagi è dovuta al fatto che molta gente, con grande menefreghismo, è passata da una vita chiusi in casa con il terrore di essere contagiati ad un atteggiamento libertino per la serie “Non ce n’è coviddi!!!” e adesso stiamo vedendo le conseguenze.

E allora come bisogna aggiustare il tiro per evitare il peggio?

Nonostante l’aumento dei contagi, in Italia la situazione al momento appare ancora sotto controllo, le terapie intensive rispetto a marzo che rappresentavano il 7% dei contagi adesso sono meno dell’ 1 % ma bisogna tenere alta la guardia, soprattutto nelle piccole precauzioni come l’uso delle mascherine, il distanziamento e l’igienizzazione costante delle  mani, in poche parole bisogna ritornare ad essere  previdenti.

Intanto dalla Politica nazionale viene avanzata la possibilità di effettuare un nuovo lockdown per far “respirare” il sistema sanitario che in alcune regioni è sotto pressione, bisogna però anche potenziare il sistema di tracciamento, come sottolinea il fisico Enzo Marinari dell’Università Sapienza di Roma.

“Fin dall’inizio della pandemia si era ipotizzato che dopo la fase acuta avremmo dovuto essere pronti a fare chiusure rapide e mirate per contenere i contagi”, afferma Marinari. Per realizzare questo obiettivo “sarà fondamentale migliorare le procedure, gli algoritmi e le app per il tracciamento dei contatti, che finora hanno funzionato meno di quanto speravamo, in Italia come nel resto del mondo”.

Ognuno di noi deve prendere coscienza del fatto che il virus è sempre in agguato, solo così possiamo essere certi di tenere sotto controllo i contagi ed evitare un nuovo lockdodwn che distruggerebbe definitivamente la nostra economia.

Di Salvatore Gioacchino Cacciato