Dopo la richiesta, da parte della curia agrigentina, di trasferimento delle spoglie mortali del magistrato canicattinese, Rosario Livatino, sulla questione interviene l’assessore alla Pubblica istruzione del comune di Canicattì, Angelo Cuva.

“In questi ultimi giorni si è accesso un fervido dibattito sui social e non solo, sulla questione della possibilità di un trasferimento della salma del futuro beato Giudice Rosario Angelo Livatino da Canicattì. Non posso che esprimere soddisfazione per l’unanime mobilitazione espressa da tutte le forze sociali e politiche della nostra città.

A supporto di questo unanime orientamento, il Consiglio Comunale ha espresso all’unanimità, la ferma convinzione di consentire alla Città di Canicattì di onorare il martire della giustizia e della fede custodendo le sue spoglie in una delle chiese del suo territorio.

A questo “voto” istituzionale, si è unito un nutrito e variegato gruppo di cittadini che hanno espresso, anche attraverso i vari social network, la propria contrarietà circa le indiscrezioni che parlano di una traslazione della salma del Giudice ad Agrigento.

Indiscrezione che recentemente si è tramutata in espressa volontà della Diocesi, attraverso un comunicato pubblicato dal Cardinale Montenegro. Nel rispetto dei ruoli e delle opinioni della Curia agrigentina, l’Amministrazione Comunale si attiverà per sostenere l’orientamento espresso da tutta la cittadinanza, anche attraverso il coinvolgimento e la collaborazione delle associazioni e dei cittadini che negli anni hanno lavorato per divulgare i gesti, le virtù e le opere del beato Giudice Rosario Livatino da Canicattì.”