Cinquantasei persone sono state rinviate a giudizio dal gup del tribunale di Agrigento, Stefano Zammuto, l’accusa è di aver messo in atto una maxi truffa nel confronti dell’Inps con falsi contratti di comodato dei terreni e assunzioni simulate per frodare l’ente di previdenza sociale con lo scopo di ottenere illecitamente le prestazioni assistenziali.

L’inchiesta ruota attorno a una ditta con sede a Canicattì. che avrebbe stipulato falsi contratti di comodato dei terreni e assunzioni fittizie di braccianti agricoli per raggirare l’Inps che erogava contributi pensionistici e altre prestazioni assistenziali.

Grazie a un’ispezione dell’istituto di previdenza sociale si sarebbe bloccata un’ulteriore tentata truffa che riguardava l’erogazione delle indennità di disoccupazione.