misuratori glicemia

Quando si è affetti da diabete e si ha la necessità di monitorare la glicemia, bisogna affidarsi ad apparecchi in grado di poterlo fare in maniera semplice, rapida e intuitiva. Sei alla ricerca di un misuratore di glicemia adatto alle tue esigenze? Scoprine tutte le caratteristiche e i vari modelli in commercio in questo articolo. 


Misuratori glicemia


Per chi non lo sapesse, il misuratore di glicemia – tecnicamente chiamato glucometro –è in grado di prevenire situazioni potenzialmente allarmanti derivanti da un livello glicemico alto. Il glucometro non funge da sostituto rispetto a pareri specialistici dai quali, per ovvie ragioni, non si deve mai prescindere. Nel contempo però, permette di memorizzare i risultati che registra, nel momento in cui lo si usa, preservando l’opportunità di poterli poi mostrare al proprio medico di fiducia. 

Classificabile come alleato indispensabile per tutti i soggetti diabetici, il glucometro – monitorando i livelli glicemici – stimola nel paziente un processo prezioso di autovalutazione, che lo porta a fare eventuali passi indietro rispetto ad alcuni sgarri alimentari. 

Il mercato pullula di diversi modelli di misuratori di glicemia, i quali differiscono tra loro per funzioni specifiche e/o aggiuntive, accessori e modalità di utilizzo. A discrezione del potenziale acquirente, la scelta ricadrà sul modello più adatto alle proprie necessità. 


Come funziona il misuratore di glicemia


Procedere all’automonitoraggio della propria glicemia, è in realtà un’operazione molto semplice. Basterà avvalersi del kit presente in tutti i classici misuratori di glicemia al momento dell’acquisto: glucometropungidito e strisce reattive, tutti articoli acquistabili separatamente una volta esauriti. L’unica cosa da valutare, nel momento del rifornimento, sarà memorizzare il modello di glucometro in uso, così da verificarne la compatibilità ed evitare spiacevoli sorprese ad operazione completata. 

Ma come funziona effettivamente un misuratore di glicemia tradizionale? Al glucometro basterà analizzare una piccola goccia di sangue – prelevata dal polpastrello tramite il pungidito sopracitato – per riuscire a registrare i livelli di glicemia. Per farlo, si utilizzeranno le apposite strisce reattive di cui sopra, da inserire all’interno del dispositivo. 

Il glucosio che si trova nel sangue analizzato sarà l’artefice di una ossidazione a causa dell’enzima glucosio-ossidasi che si trova nella striscia reattiva contenente nel misuratore. Sarà poi attraverso questa ossidazione originatasi che – a seconda del modello del misuratore di glicemia utilizzato – darà vita al valore glicemico esatto. 

Nel caso in cui ti stessi chiedendo se esiste una media precisa rispetto alle volte in cui vada misurata la glicemia, il parere più diffuso è di 4 volte al giorno, meglio se a stomaco vuoto. La scelta più saggia sarebbe procedere con la prima misurazione al mattino, prima di fare colazione, per poi spalmare le successive 3 volte nell’arco della giornata, aspettando che passi del tempo dopo i pasti.

Si raccomanda di prestare attenzione alle modalità di conservazione del glucometro e dei suoi singoli componenti, in maniera particolare le strisce reattive, da tenere al sicuro in un luogo fresco, lontano da fonti di calore e umidità.

Misuratori glicemia laser

Tra i vari modelli di misuratori di glicemia, oltre a quello classico con il pungidito, emerge il glucometro laser. Di cosa si tratta? È un dispositivo che, per funzionare, non ha bisogno di un campione di sangue. Visivamente ricorda uno smartwatch che usufruisce degli aghi minuscoli contenenti nella capsula del dispositivo; questi ultimi, dello spessore di 0.5 mm, riescono a penetrare nella pelle per analizzare i livelli glicemici dai fluidi. 

Chi userà questo dispositivo non dovrà far altro che pigiare il tasto sul bracciale per avviare la misurazione.

Misuratore glicemia senza punture

Un altro modello di glucometro, che viene incontro alle esigenze di coloro i quali preferiscono evitare di ricorrere al pungidito, è il misuratore di glicemia che non richiede l’ausilio di punture. In pratica, è un apparecchio costituito da due elementi essenziali:

  • Un lettore;
  • Un sensore posizionato in un disco adesivo da applicare nella parte posteriore del braccio del paziente. 

La misurazione sarà molto intuitiva e semplice: una volta disposto il lettore sul disco, si dovrà attendere che compaia il numero sul display. 

Ma come si misura la glicemia se non viene sfruttato il prelievo tradizionale di sangue dal polpastrello del soggetto? Lo farà attraverso la valutazione del cosiddetto liquido interstiziale: il fluido che, tra le varie altre sostanze, trasporta anche il glucosio. 

La particolarità di questo glucometro sta nel fatto che il suo sensore registri i dati del paziente, giorno e notte, per 14 giorni. Al termine delle due settimane, dovrà poi essere sostituito. 

È opportuno specificare che questo glucometro non è affidabile al 100%, poiché potrebbe non registrare con la precisione degli altri dispositivi, il vero livello glicemico del soggetto.