«Ci avviamo alla fase due e mezzo. Una fase in cui dobbiamo e  vogliamo coniugare prudenza e rilancio. Abbiamo creato un Dipartimento  che mette insieme personale dei dipartimenti Attività produttive Turismo  e Salute e abbiamo dato il via a un protocollo per ripartire in  sicurezza. 
In questo lavoro abbiamo avuto l’aiuto di Bertolaso che dovrà  per qualche settimana monitornarne l’applicazione. Ci auguriamo poi che  Bertolaso continui a collaborare con noi anche dopo il monitoraggio».  Lo ha detto il governatore siciliano Nello Musumeci intervenendo alla  conferenza stampa in cui si illustra il programma «Sicilia si cura» ,  piano con cui il governo intende disciplinare la fase del ritorno alla  mobilità nell’isola e l’apertura al turismo.
  «Riapriamo senza dover  pensare al peggio, ma siamo pronti a intervenire se il peggio dovesse  presentarsi – ha garantito il governatore – Riteniamo che il turista  debba venire in Sicilia accompagnato da un soggetto invisibile e  assolutamente discreto in questa sua presenza nell’Isola». 
A proposito di Bertolaso, Musumeci ha detto che «ha  accettato l’incarico col compenso di un euro. Ci ha aiutato a redigere  un protocollo per ripartire in sicurezza. Per non gravare la Regione di  spese ha usato la sua barca come alloggio». 
Musumeci ha aggiunto: «Mi  pare un atto di grande stile e generosità. Il suo compito non è del  tutto concluso, ci deve aiutare a monitorare l’applicazione del  protocollo, finita questa fase speriamo possa accettare di collaborare  per altre attività».
A proposito della stagione turistica,  Musumeci  ha spiegato che non sono previste «sanzioni. Siamo certo che i  turisti collaboreranno. Il turista è il primo ad avere interesse  all’uso dell’app. Contiamo sul senso di responsabilità delle persone».  «Ci sarà una attività di monitoraggio dettagliata – ha aggiunto  Bertolaso – perche lo scopo dell’app non è solo ospitare in tranquillità  i turisti ma anche rassicurare i siciliani». 
«E’ un’app facile da usare  che cercheremo di implementare», ha detto Bertolaso. Tramite  l’applicazione chi arriva in Sicilia comunica la sua presenza nell’isola  e indica il proprio stato di salute. «Lo scopo è mettere chi arriva in  contatto col sistema sanitario – ha spiegato l’assessore alla Salute  Razza – . Tramite le indicazioni date dal turista il sistema sanitario  apprende con una sorta di pre triage notizie utili sulla salute e  sull’area frequentata dal visitatore». L’app costa poche decine di  migliaia di euro e costituisce una sorta di upgrade di quella utilizzata  da chi è rientrato in Sicilia nella fase acuta della pandemia.
Sono 80 i nuovi medici assunti dalla Regione per affrontare in sicurezza la stagione turistica che sta per prendere il via.
Fonte: lasicilia.it
(https://www.lasicilia.it/news/covid-19/345367/musumeci-sicilia-entra-nella-fase-2-e-mezzo-bertolaso-lavora-per-un-euro.html)












