Da questa mattina il vaccino Pfizer potrà essere somministrato anche negli studi dei medici di famiglia. Le dosi di Pfizer sono già state ritirate a Palermo all’interno di apposite borse termiche per mantenere inalterata la temperatura e la qualità del farmaco.

Il flacone chiuso, appena viene estratto dal congelatore, può essere conservato prima dell’uso fino a cinque giorni, a una temperatura compresa tra due e otto gradi. Però, dopo lo scongelamento e la diluizione, il vaccino deve essere inoculato entro sei ore.

I medici di famiglia daranno la priorità di somministrazione ai pazienti fragili e over 80 che saranno registrati per la prenotazione sul portale delle Poste. I medici, dopo avere effettuato la prima e seconda dose, devono riconsegnare ai responsabili dell’azienda sanitaria provinciale le fiale utilizzate, con l’elenco di chi ha beneficiato del vaccino.

Il piano nazionale che la Regione vuole ricalcare prevede che da subito i medici di famiglia affianchino le Usca e gli hub appena creati per vaccinare quante più persone possibile. Il via ufficiale alle vaccinazioni negli studi dei medici di famiglia è arrivato dopo una riunione dei vertici dell’Asp con i responsabili delle organizzazione sindacali.

Alla fine Rosario Del Castillo, vice segretario provinciale del sindacato dei medici italiani, ha spiegato: “I colleghi stanno già rifornendosi delle dosi. Speriamo che siano in tanti ad aderire in maniera da velocizzare la campagna di vaccinazione in città e in provincia. Assieme al vaccino Pfizer verrà consegnato un foglio con le istruzioni per l’uso e un dispositivo che servirà a tenere sotto controllo la temperatura del farmaco per evitare alterazioni”.