Tra i sogni nel cassetto di una persona ci può essere quello legato all’apertura di un proprio esercizio pubblico. Oggi, però, quanto costa effettivamente aprirne uno? Innanzitutto, se parliamo ad esempio di bar, oltre al lato puramente economico, occorrono dei requisiti essenziali per procedere. Tra questi, infatti, rientrano l’apertura della partita IVA e l’iscrizione al registro delle imprese, la presentazione della SCIA Commerciale, il corso SAB, il conseguimento dell’attestato HACCP per la Somministrazione di alimenti e bevande ed infine il nulla osta dell’ASL, cosa valida anche se si vuole aprire un’azienda agricola.

Se parliamo dal punto di vista burocratico, invece, ai requisiti appena elencati si aggiungono altri fattori determinanti come il documento di valutazione dei rischi, l’attestato antincendio e l’eventuale e possibile cambio di destinazione. Tra i costi più ingenti da sopportare, inoltre, ci sono quelli legati alle pratiche catastali, ai diritti di segreteria del comune e ad eventuali opere murarie.

Insomma, considerando tutto, ad oggi aprire un bar in Italia costa tra i 100mila e i 150mila euro. Ai 100mila iniziali, infatti, ne vanno aggiunti più o meno altri 50 per i lavori di ristrutturazione, l’acquisto di arredi ed attrezzature. Il discorso, invece, è sensibilmente diverso se ci riferiamo ad un franchising, quindi ad un’affiliazione a caffetterie o bar gelateria. In questo caso esistono delle versioni decisamente a prezzo ridotto, compreso perlopiù tra i 15mila e i 20mila euro. Un wine bar, dal canto suo, richiede un investimento ben più alto degli ultimi citati, tanto che il prezzo si aggira intorno agli 80mila euro.

Quanto costa aprire un ristorante nel 2022?

Dopo aver parlato dei bar, passiamo ai ristoranti. I requisiti per aprire un ristorante in Italia nel 2022 sono molto simili a quelli che abbiamo già visto e che occorrono per aprire un bar, anche se le procedure soprattutto dal punto di vista burocratico non sono sempre veloci: il divario tra Italia ed estero è spesso evidente. Serve essere maggiorenne, così come serve non aver mai dichiarato fallimento in precedenza, avere buone doti organizzative ed avere una certa capacità legata al contatto con il pubblico. Oltre all’idoneità rilasciata dall’ASL, anche l’apertura di un ristorante richiede il corso SAB, il corso HACCP e quello antincendio e di primo soccorso.

Per quanto concerne i costi, fare una stima precisa è praticamente impossibile. Le spese che vanno affrontate, infatti, variano in base alla location, alla quantità di personale necessario, al bisogno di effettuare dei lavori di ristrutturazione e al tipo di arredamento. Più o meno siamo in grado di dire che i costi iniziali per aprire un ristorante piuttosto piccolo si aggirano attorno ai 70mila/80mila euro, ma nel caso di un locale con almeno una cinquantina di coperti la somma può salire a 110mila/120mila euro.

Sale da gioco ed hotel

Altri esercizi pubblici piuttosto frequenti in Italia sono le sale da gioco, per le quali è necessario affrontare dei costi piuttosto elevati. Considerando la quantità e il volume dei giochi che occorrono, il proprietario difficilmente potrà fare a meno di un locale di grosse dimensioni. Tenendo in considerazione anche i costi per la gestione della location e il noleggio della strumentazione, che inevitabilmente andrá cambiata per motivi di controllo di ADM e di innovazione tecnologica, il budget iniziale dev’essere piuttosto importante.

Si parla, infatti, di circa 70-90mila euro. Nel periodo attuale, ad un imprenditore conviene maggiormente aprire un casinò online. Dando uno sguardo ad una pagina informativa sul casino netbet, per esempio, si capisce come tutti i giochi tipici delle sale fisiche siano presenti, anche con maggiore varietà, in forma digitale su questa tipologia di piattaforme.

Avendo bisogno della licenza AAMS, che ad oggi può costare anche 300mila euro, la spesa da fronteggiare per l’apertura di un casinò online è comunque decisamente elevata. Lo stesso identico prezzo, solitamente, vale per gli hotel. Tuttavia, anche in questo caso i costi sono piuttosto variabili, anche perché dipendono dal numero delle camere, dai servizi, dal genere di hotel che si vuole mettere in piedi e dalle sue stelle.