Dopo quasi 9 anni di pratiche cavillose e ritardi burocratici, è stato finalmente aperto ad Augusta il centro di riferimento regionale per patologie legate all’amianto. Già nel lontano 2008 infatti, l’Osservatorio Nazionale Amianto aveva sollevato l’emergenza amianto in Sicilia lamentando una discriminazione per i lavoratori esposti ad amianto che hanno visto negati i loro diritti. In particolare in quello che è stato definito come il triangolo della morte, compreso tra Priolo-Gela-Milazzo, ad oggi sono circa 25 mila i lavoratori contaminati da amianto, che, oltre a dover sopportare il peso di una malattia, che nella maggior parte dei casi non lascia scampo, si vedono anche costretti a dover affrontare lunghi e costosi viaggi per raggiungere i centri ospedalieri e ricevere così la giusta assistenza. Con legge regionale n. 10/2014, la Regione Sicilia si era dotata di uno strumento legislativo che prevedeva la creazione dell’unità operativa per la cura delle patologie asbesto correlate presso l’Ospedale di Augusta, oltre alla bonifica e ad ulteriori misure, e “Finalmente – dichiara L’onorevole Pippo Gianni, fautore della legge – siamo riusciti a fornire alla Sicilia un elemento importantissimo che porterà alla prevenzione e ad una migliore assistenza di tutti coloro che sono affetti da malattie causate dall’amianto”.