Palermo, tamponi coronavirus

Ugl, dopo i casi di contagio da Covid-19 registrati in alcuni uffici periferici della Regione siciliana, ha richiesto lo screening a tappeto del personale. “Tutelare i dipendenti a contatto con l’utenza

Introdurre con urgenza lo screening anti Covid-19 a tappeto, con frequenza, per i dipendenti regionali degli uffici periferici di Catania.

A chiederlo, ieri con una nota indirizzata ai dirigenti responsabili dei servizi, è stata la federazione nazionale Autonomie della Ugl etnea dopo i recenti casi che si sono verificati all’interno dell’Ispettorato territoriale del lavoro ed in altre strutture della Regione siciliana presenti in città ed anche in provincia.

“L’incedere del virus non sta risparmiando nessuno, come testimoniano i dati ed anche le varie situazioni che sono state verificate nei giorni scorsi in alcune nostre sedi – dice Maurizio Maccarrone che è il segretario etneo della federazione. Sebbene in questi mesi in tutti gli servizi periferici siano stati presi tutti gli accorgimenti necessari per limitare al massimo il contagio, compreso lo smart working che, adesso, a seguito delle disposizioni ministeriali ed assessoriali è ripartito, come organizzazione sindacale crediamo che bisogna alzare il livello di guardia aggiungendo lo screening del personale.

Ci sono, infatti, diversi uffici la cui attività si svolge quotidianamente a stretto contatto con l’utenza.

Oltre all’Ispettorato del lavoro, ad esempio pensiamo anche ai Centri per l’impiego, al Servizio per l’agricoltura, ai musei, ma soprattutto alla Motorizzazione civile dove si tengono esami, revisioni e collaudi (all’interno ed all’esterno in missione).

In questi casi i dipendenti sono fortemente a rischio, ma non è affatto escluso che il Covid-19 possa colpire altri contesti dove la sola presenza degli impiegati potrebbe procurare situazioni spiacevoli, considerato che il Coronavirus si sta anche diffondendo principalmente nei contesti familiari e viaggia nell’ambito della congestione dei trasporti locali. Per questo motivo – aggiunge Maccarrone – abbiamo voluto chiedere a tutti i dirigenti di attivarsi tempestivamente coinvolgendo l’Azienda sanitaria provinciale per una campagna di controllo periodico con tamponi (anche tramite la fruizione dell’ottimo servizio di drive in presente nei locali dell’ex presidio San Luigi di Catania) e test sierologici.

Siamo certi che anche il Governo regionale, per intercessione degli assessori delle Autonomie locali e della funzione pubblica, nonché della Salute, possa prendere in considerazione la nostra proposta e sperimentare questa utile iniziativa a tutela del personale. Sarebbe infine una pratica – conclude il sindacalista – che consentirebbe anche di provare ad evitare un eventuale blocco dei servizi stessi, con la chiusura dei locali, che in questa fase storica si tradurrebbe in un ulteriore disagio per la popolazione che attende delle risposte.”