E’ iniziata una vera e propria battaglia contro la Ryanair da parte del Codacons. Nelle settimane scorse era alzata alle cronache una discutibile politica tariffaria da parte della compagnia di trasporti irlandese con la quale veniva imposto, a partire da novembre 2018, il pagamento di una cifra compresa da una quota di 6 euro, per un imbarco prioritario, o di un supplemento di 8-10 euro, per un imbarco ordinario per i passeggeri che avrebbero voluto portare in cabina il proprio bagaglio a mano, il tutto, secondo i vertici della compagnia, col fine ultimo snellire i ritardi dovuti agli imbarchi e alla esamina dei bagagli da parte delle autorità aeroportuali. Una mossa che ha fatto decisamente storcere il naso ai consumatori e che è stata ulteriormente incrementata con la decisione di darle un effetto retroattivo: la stessa Ryanair starebbe inviando mail ai clienti che hanno già acquistato un biglietto aereo per voli successivi all’1 novembre in cui si richiede il pagamento di una somma aggiuntiva per portare con sé sull’aereo il bagaglio più grande. In tal senso è già partito contro Ryanair un esposto da parte del Codacons ad Antitrust ed Enac, secondo il quale tale tipo di politica si possa configurare come una pratica commerciale scorretta, la quale porterebbe dunque evidentisvantaggi agli utenti che avevano scelto di acquistare un volo con la compagnia irlandese proprio in virtù delle tariffe e delle condizioni praticate e che adesso invece si ritrovano prezzi diversi da quelli pattuiti al momento dell’acquisto. Di Pietro Geremia