Riforma dello sport
 palestre

Ogni centro sportivo deve procedere alla valutazione del proprio prolo di rischio, e gli operatori sportivi sono tenuti a comportamenti in linea con le norme sanitarie nazionali L’Italia dello sport riparte, non solo quello di Cristiano Ronaldo o Federica Pellegrini.

Palestre e centri sportivi hanno ora le linee guida per la riapertura, e un popolo di amanti del tness o dell’attività sportiva in genere sanno cosa dovranno fare per poter tornare alla loro normalita’. 

Il ministero dello Sport pubblica oggi sul suo sito tutte le indicazioni, frutto di un lavoro con Sport e Salute e Federazione medico Sportiva, col supporto dello studio Coni-Cip-Politecnico di Torino, e anche i gestori dei centri hanno tutte le indicazioni per poter riaprire in sicurezza.

In via preliminare si consiglia dove possibile ancora l’uso del telelavoro, e anche di soluzioni tecnologiche che consentano di tracciare l’accesso alle strutture; ogni centro sportivo deve procedere alla valutazione del proprio prolo di rischio, e gli operatori sportivi sono tenuti a comportamenti in linea con le norme sanitarie nazionali, come astenersi dal lavoro in caso di sintomi o segnalare eventuali contatti con persone contagiate.

Ecco in sintesi le attività da eseguire per i siti: – valutare la possibilità di riorganizzare il lavoro con l’obiettivo di ridurre il numero di operatori sportivi (ovvero sia chi pratica l’attività sia il personale autorizzato a stare nell’impianto) contemporaneamente presenti; – suddividere gli operatori in gruppi che svolgono la medesima mansione e nei medesimi luoghi; –

formazione a distanza del personale; – determinare più dettagliatamente il rischio per area e la possibile dimensione degli spostamenti; – organizzare un sistema di sanicazione ad ogni cambio turno e una costante pulizia degli spazi; – 22/5/2020 Vestiti da casa, gel disinfettanti e distanza tra gli sportivi: ecco le linee guida per le palestre esporre procedure informative nel sito, nelle zone di accesso, nei luoghi comuni, nelle zone di attività sportiva, nonché negli spogliatoi e nei servizi igienici; – predisporre un sistema di raccolta dedicato ai rifuti potenzialmente infetti (come fazzoletti e mascherine).

MISURE DI PROTEZIONE E PREVENZIONE: – utilizzo dei dispositivi di prevenzione del contagio (mascherine chirurgiche, guanti monouso); – pulizia e sanicazione dei luoghi e delle attrezzature; – realizzazione di segnaletica nel centro di entrata e uscita ben evidenziati; – preparazione dei locali con percorsi differenziati; – predisposizione di piani di evacuazione che evitino aggregazione in caso di necessità o urgenza; – divieto di scambio tra operatori e personale comunque presente nel sito di dispositivi (smartphone, tablet) e di attrezzi sportivi.

PRATICHE DI IGIENE: – lavarsi frequentemente le mani, anche attraverso appositi dispenser di gel disinfettanti; – mantenere la distanza interpersonale minima di 1 metro, in assenza di attivita’ sica, e di 2 se si svolge quell’attivita’; – evitare di lasciare in luoghi condivisi con altri gli indumenti indossati per l’attività sica, ma riporli in zaini o borse personali e, una volta a casa, lavarli separatamente dagli altri indumenti; –

disinfettare i propri effetti personali evitando di condividerli (borracce, fazzoletti, attrezzi); – arrivare nel sito già vestiti adeguatamente all’attività che si andrà a svolgere e muniti di buste sigillanti per la raccolta di riuti potenzialmente infetti; – particolare igiene e sicurezza per l’utilizzo di docce, spogliatoi e servizi igienici, dove è previsto l’accesso contingentato; – evitare dispositivi comuni come l’asciugacapelli; – bere sempre da bicchieri monouso o bottiglie personalizzate; – gettare subito in appositi contenitori i fazzolettini di carta o altri materiali usati, ben sigillati.

Fonte: Ansa.it