Si è svolta ieri sera ad Alessandria della Rocca, in piazza Cavour, in una splendida location, la presentazione di una collezione di abiti ideati e realizzati dal “nostro” stilista Marco Cagnina il quale, benchè vive da anni fuori da Alessandria della Rocca, dove ha vissuto sin dall’infanzia, ha voluto proprio omaggiare il paese in cui è cresciuto e a cui appartiene nonostante la distanza. A presentare la collezione Chiara Raineri, studentessa di Architettura presso l’Università di Firenze, la quale sapientemente ha tracciato il profilo dei Marco Cagnina, definendolo persona splendida per la sua sensibilità e dolcezza, oltre che ragazzo estremamente professionale. Marco si è laureato presso il PoliModa di Firenze ed è subito approdato al mondo lavorativo prima con il brand La Perla e poi con la società Perofil. Chiara lo ha definito affidabile, scrupoloso, preciso nel suo lavoro, sempre pronto a nuove sfide lavorative, perché come ama dire lui stesso “Non basta sapere, si deve anche applicare; non è abbastanza volere , si deve anche fare”. Giovane che si è fatto da sè, che non si è mai fermato, con una tenacia invidiabile che lo ha portato a vincere recentemente con i suoi lavori il Premio Alta Sartorialià per un concorso tenutosi a Lignano Sabbia d’Oro, in particolare tre capi finissimi, la sua capsule collection. Nel presentare il primo abito la presentatrice ha sottolineato come “l’ispirazione di Marco provenga dall’idea della donna come dea, contemplata come tale dal passato, specialmente da Dante, Da Vinci e Botticelli. Ed è proprio la Venere botticelliana a fare da musa al nostro Marco, evidenziando come l’abito in bianco rappresenti la purezza della donna, che non la disarma nonostante la leggerezza del materiale, anzi, la esalta, come la nudità della Venere nel quadro, a cui si fanno altri riferimenti. Il paesaggio ridotto all’essenziale della tela, con onde rappresentate come lievi increspature a V, viene simulato nell’abito con un degradè di pannelli in tessuto finissimo, quasi ad essere la schiuma del quadro; oppure ancora le perle che contornano il seno, sembrano provenire da quella conchiglia che regge la dea nel quadro. Questo abito allora diventa un bellissimo rimando alla Venere e, come per Botticelli, una sintesi fra dolcezza e piacere della linearità. Il celebre quadro cui si è ispirato Marco sappiamo che è un crogiolo di personaggi, un groviglio in cui i corpi di Zefiro e Clori, avvolti, spirano con forza Venere verso la spiaggia di Cipro, mentre dall’altro lato troviamo una delicata Flora pronta ad accoglierla e coprirla. La forza con cui Zefiro soffia sulla dea è stata poi rappresentata dal secondo abito della capsule, in un nero determinante, con una manica destra minutamente lavorata, come a volerci far intendere che la donna può essere soprattutto forte, determinante, spigolosa, come il vento del resto. Un’ allegoria quindi della parte enigmatica e misteriosa anche di ognuna di noi, a cui di contrappone ancora in terzo ed ultimo abito. Questo delicato abito in cupra, con questo rosa quasi impercettibile è un rimando alla Flora che accoglie nel quadro. Come l’antica divinità della primavera, portatrice di fiori, il capo vuole essere un simbolo per la raffinatezza e delicatezza di un bocciolo: non è un caso difatti che la gonna sia composta con 12 metri di chiffon tagliati a forma di petali. Ecco allora come il nostro artista diventa vicinissimo all’altro artista rinascimentale, creando abiti, come tele di un quadro, dalle linee flessuose, agili, leggiadre, tutte capaci di catturare l’attenzione di chi li vede, ma esaltare anche i soggetti che li indossano. E’ stata anche presentata la sua collezione p/e 2019 beachwear Exilia, ed anche qui Marco ha scelto come concept la contrapposizione di due mondi, che fanno da specchio a due consumatrici accomunate esclusivamente dalla priorità di indossare bellezza, senza però rinunciare alla comodità, aspetto fondamentale del brand in rilancio. Torna il rimando al mondo classico, abbinata sempre ad un tocco glamour e frivolo, leggero. Boho style e tribal trend sono le due macro aree di tendenza che hanno suggerito Marco, facendogli compiere quasi un viaggio in cui troviamo una donna sicura, disinvolta ed elegante, la donna per il brand emiliano Exilia, di cui Marco è direttore creativo e fashion designer”. A far da cornice un folto e calorosissimo pubblico che ha visto sfilare ragazze bellissime indossare i capi di Marco Cagnina, con acconciature superbe realizzate dalla parrucchieria Vitello. Un doveroso tributo ad un figlio di Alessandria che, come tanti altri, per ragioni di studio e lavoro ha dovuto lasciare la sua terra natìa, ma che volentieri e spesso vi ritorna, proprio per i vincoli affettivi che ad essa lo legano. Marco, ti aspettiamo, come da te promesso, il prossimo anno! Nino Raineri