Riceviamo e pubblichiamo una nota del direttore di alcuni importanti centri commerciali in Sicilia, Calogero Sanfilippo, relativa alla grave situazione dell’accumulo di rifiuti, con particolare attenzione alla sua città natale, Licata. Di seguito la nota: “In questi ultimi anni purtroppo la città di Licata ha conosciuto una grande notorietà, anche a livello nazionale, per fatti davvero poco edificanti che hanno messo in ginocchio (economicamente e moralmente) l’intera città. Un senso di impotenza, in parte di vergogna e di profonda amarezza ha accompagnato la parte più sana della comunità licatese. Abbiamo tutti applaudito le forze dell’ordine che, con grande tenacia ed impegno hanno portato a termine operazioni che vanno senz’altro nella giusta direzione, quella della legalità, l’unica possibile se si vuole davvero scommettere sul rilancio del nostro amato territorio (non solo quello licatese); oggi però credo sia un mio dovere, da cittadino e da padre innanzitutto, segnalare la situazione drammatica che la città di Licata attraversa in relazione alla mancata raccolta dei rifiuti; strade invase da cumuli enormi di spazzatura che vengono spesso incendiati con le conseguenze che ognuno di noi può ben immaginare; mi chiedo allora, tornando al tema della legalità, quale futuro possiamo immaginare per questa città se, nel silenzio assoluto, si costringono i nostri bambini ad entrare a scuola facendo slalom tra i rifiuti. Io credo, ma si tratta di un’opinione ovviamente personale, che per riportare la legalità all’interno di un territorio, oltre che alle straordinarie attività portate avanti dalle autorità in materia di abusivismo ad esempio, serva anche una gestione responsabile ed efficace della “cosa pubblica”; una comunità che viene lasciata senza un luogo dove praticare sport(Palazzetto Fragapane inagibile), senza un luogo dove coltivare la passione per l’arte e la cultura( teatro Re Grillo chiuso) e dove per recarsi a scuola bisogna fare slalom tra i cumuli di spazzatura, è una comunità che viene volutamente abbandonata al proprio destino in attesa della prossima sventura… Oggi il mio appello va alla classe politica regionale, in primis a chi nelle ultime elezioni, anche a Licata, ha fatto il pieno di voti…Mi auguro che questa classe dirigente faccia di Licata il simbolo di un nuovo modo di amministrare, il simbolo di una nuova fase amministrativa basata su criteri e su principi degni di un paese civile e di una comunità al passo con i tempi. Questa nuova classe politica deve comprendere che la comunità licatese è molto meglio di quanto si possa pensare, che la maggior parte di questa comunità rimane molto stupita (anche se purtroppo in silenzio, forse troppo insilenzio) ad esempio dal fatto che, dopo quattro anni dal crollo del viadottoPetrulla, si sia provveduto alla sua riapertura alla presenza delle massime cariche regionali… Questa nuova classe politica deve comprendere che riaprire un viadotto dopo quattro anni (quattro anni!!!) non rappresenta un risultato di cui vantarsi; non lo sarebbe di fronte ad una comunità del nord Italia, o del centro Italia, ma non lo è, ve lo assicuriamo, nemmeno di fronte alla comunità licatese, molto meno stupida di quanto sino ad oggi si è forse pensato; sarebbe forse stato un risultato migliore iniziare a parlare di seri e concreti interventi compensativi a favore di una comunità che, a causa dell’interruzione di quella strada, è rimasta isolata per quattro anni con un danno economico enorme di cui nessuno sembra volersi fare carico. Licata merita senz’altro un’azione forte dello Stato che deve far sentire, con continuità, la propria presenza; ma Licata merita anche una classe dirigente capace di scommettere sul futuro, di unire la parte sana della comunità ridandole entusiasmo, speranza e voglia di impegnarsi per il bene comune, che lavori per una migliore qualità della vita dei propri cittadini, che sia capace di valorizzare l’immenso patrimonio paesaggistico e quanto di unico questa terra è ancora capace di offrire; pretendiamo da tutti coloro che vogliono collegare il proprio nome a questa città, che lo facciano sulla base della propria capacità di costruire un futuro migliore, di creare una realtà migliore per i nostri figli con progetti seri e concreti e di una visione vincente del futuro. Licata lo merita.”
Foto d’archivio Video realizzato nel 2012 che evidenzia, come a distanza di anni, la situazione resta sempre critica.













