codice tributo 3958

Non c’è dubbio sul fatto che la TASI, ossia la tassa sui servizi indivisibili, ricopra oggigiorno un ruolo di cruciale rilevanza all’interno dei sistema di impostazione fiscale attinente agli immobili.

L’unica modalità di pagamento valevole per ciò che concerne la TASI è il modello F24: compito del contribuente è quello di adottare il corretto codice tributo.

Cosa sono i codici tributo?

Sostanzialmente, trattasi di serie di tipo alfanumerico, deputati al pagamento di due imposte del calibro della TASI e dell’IMU. L’argomento, premettiamo sin da subito, che non è dei più semplice, visto che non mancano di certo gli errori in fase di compilazione. C’è un po’ troppa confusione che proviamo a rimuovere.

Si parta dall’idea di fondo che l’Agenzia delle Entrate adotta un sistema di codici, fra cui il codice tributo 3958, essenziale in fase di pagamento di una data imposta, visto che non c’è sistema migliore per identificarla con estrema precisione, compresa la quota da pagare.

Per ovvi motivi, solo andando a inserire il codice corretto, non si va incontro a problemi. In caso contrario, occorre fronteggiare tutta una serie di rischi inerenti alla seria possibilità di imbattersi in interessi e compensazioni. Il motivo? Verrebbe fuori che non si è pagato l’importo dovuto.

A tal proposito, è sufficiente sapere, che relativamente alla TASI, i codici da adottare risultano strettamente connessi alla tipologia di immobile su cui occorre versare l’imposta e alla tipologia di pagamento vagliata dal diretto interessato.

In definitiva, per la TASI si utilizzano i codici tributi che vanno dal 3958 al 3963: la variante discriminante è costituita dall’immobile preso in considerazione e alla tipologia di pagamento che si intende portare a compimento. La scelta è fra imposta, sanzioni o interessi.

Pertanto, ecco tutto ciò che occorre sapere in rapporto a come effettuare il pagamento della TASI e a quando occorre compilare il modello F24 con il codice tributo 3958.

Il codice tributo 3958

Nel caso del codice tributo 3958, va evidenziato che risulta uno di quelli maggiormente adottati, in quanto attinente alla TASI, ossia l’imposta dedicata ai servizi invisibili. Del pagamento possono occuparsi sia i proprietari di casa che gli inquilini.

Il saldo avviene nel mese di giugno e si riferisce alla prima rata in acconto. Tuttavia, va detto che diverse volte vi sono delle proroghe, valevoli anche per i mesi venturi. TASI e IMU si pagano perciò insieme: se la prima è competenza solo degli enti locali, la seconda, invece, ha a che fare con il Comune di appartenenza e lo Stato.

Anni addietro, poi, il codice tributo 3958 era quello che veniva utilizzato a livello universale al momento in cui occorreva pagare la TASI. Il motivo risultava strettamente collegato al fatto che riguardasse le abitazioni principali.

Compilazione del modello F24

Come viene ultimata la compilazione del modello F24 dedicato al pagamento della TASI sulle abitazioni?

Dal sito internet delle Agenzie delle Entrate, occorre scaricare il modello F24 semplificato.

Presentiamo in rapida carrellata ognuno dei campi.

1. Codice Ente / Codice Comune: occorre riportare il codice catastale del Comune di riferimento. Nel caso di Roma, ad esempio, questo corrisponde a H501.

2. ravv. : il ravvedimento operoso. La suddetta voce va barrata, a fronte di modello F24.

3. mm. var. : nel caso di intervento di variazione relative a uno o più immobili che necessitano della presentazione della dichiarazione di variazione, allora è il caso di barrare la voce in oggetto.

4. acc. : qualora il pagamento si riferisse all’acconto, allora è il caso di barrare la seguente casella.

5. Saldo: nella -circostanza in cui il pagamento si riferisse al saldo, allora è il caso di barrare questa casella. A fronte di pagamento eseguito in soluzione unica, allora è opportuno barrare tutte e due le caselle.

6. Numero immobili: occorre specificare per quanti immobili il diretto interessato sta pagando la TASI.

7. Codice Tributo: come già anticipato, trattasi del 3958.

8. La voce rateazione / mese di riferimento non deve essere compilata.

9. Diverso è il caso della voce dedicata all’anno di riferimento: questa, infatti, va obbligatoriamente compilata come l’arco di tempo in cui avviene il pagamento dell’imposta.

10. Importi a debito versati: a quanto ammonta il debito di imposta? E’ proprio questo il campo, dove è opportuno indicarlo.

11. Importi a credito compensati: in questo campo, è il caso di precisare eventualmente a quanto ammonta il credito che si intende utilizzare in compensazione.

TOTALE G: vanno addizionati sia gli importi a debito sezione IMU che i tributi a livello locale.

TOTALE H: vanno sommati gli importi a credito che vengono stabiliti all’interno della sezione dedicata all’IMU e ai tributi a livello locale.

SALDO G – H: occorre specificare il saldo che risulta dalle voci G e H.

Detrazione: infine, l’ultimo passo verte sull’inserimento, nell’eventualità, della detrazione che spetta al diretto interessato.

Conclusioni

Per maggiori approfondimenti relativi ai codici tributo, come il 3958, è sempre scelta saggia rivolgersi al CAF competente della propria zona o all’Agenzia dell’Entrata. In questo modo, si avrà la certezza definitiva su come pagare la quota di turno che, di fatto, non verrà sbagliata al momento del pagamento.