In una vicenda che lascia sbigottiti, una donna di 71 anni è stata vittima di un’ingegnosa truffa a Canicattì.

Due uomini, spacciandosi per un carabiniere e un avvocato, sono riusciti a convincere la donna a consegnare loro denaro e oggetti in oro per un valore complessivo di 22mila euro, sfruttando la paura della donna per la sicurezza del nipote.

I truffatori hanno contattato la donna, informandola falsamente che il nipote era coinvolto in un incidente stradale ed era accusato di gravi responsabilità.

Sotto la pressione della paura e della preoccupazione, la 71enne è stata ingannata dai criminali, che hanno usato la scusa di voler “aiutare” il nipote ad evitare problemi legali. Nel ruolo di un carabiniere e un avvocato, hanno così ottenuto il denaro e i gioielli.

Questo episodio mette in luce una delle tecniche più diffuse dei truffatori, quella del “finto avvocato”, che spesso mira a colpire le persone anziane, sfruttando la loro vulnerabilità e preoccupazione per i propri cari.

Le forze dell’ordine hanno ribadito l’importanza di non fidarsi di individui che contattano per telefono o a domicilio chiedendo denaro con pretesti legali.

Le indagini sono in corso per identificare e catturare i responsabili, e nel frattempo si rinnova l’appello a diffidare di simili richieste, segnalando subito ogni sospetto alle autorità.

Un caso come questo evidenzia la necessità di essere sempre vigili e di informare amici e familiari, in particolare gli anziani, sui rischi di tali truffe, affinché nessuno cada vittima di inganni simili in futuro.

Casi analoghi si sono verificati in altre località dell’Agrigentino, individui hanno perpetrato truffe ai danni di persone anziane. Ad Agrigento, un uomo si è finto avvocato di una donna coinvolta in un incidente e ha convinto un’anziana di 85 anni a consegnare 2.000 euro in contanti e gioielli.

A Ravanusa, un individuo, fingendosi carabiniere, ha estorto 4.000 euro, un anello e una collana da una donna di 77 anni, sostenendo che la somma fosse necessaria per coprire una multa del figlio. In un altro caso ad Agrigento, un uomo si è spacciato per carabiniere e ha convinto una 74enne a consegnare 750 euro e gioielli per evitare presunte conseguenze legali al figlio.

L’Arma dei Carabinieri ha quindi diffuso dieci consigli per evitare queste truffe:

  1. Non aprire a sconosciuti: Utilizzate spioncino e catenella e non aprite mai la porta a chi non conoscete.
  2. Verificare le identità: Nessun funzionario si presenta senza preavviso. Chiedete sempre di esibire il tesserino.
  3. Attenzione ai falsi impiegati: I veri impiegati di banca non operano a domicilio. Non fidatevi di chi si presenta come rappresentante di enti benefici o religiosi.
  4. Non farsi distrarre: Siate cauti con chi vi offre dolci o giocattoli per strada.
  5. Proteggere i beni: Non tenete grosse somme in casa e non date soldi o gioielli a sconosciuti.
  6. Fidarsi dell’istinto: Se avete dei sospetti, chiamate il 112.
  7. Aiutarsi a vicenda: Costruite un buon rapporto di vicinato e scambiatevi i numeri di telefono.
  8. Partecipare alle iniziative di sensibilizzazione: Informatevi partecipando agli incontri organizzati dall’Arma dei Carabinieri.
  9. Diffidare da chi si presenta come addetto o poliziotto: Verificate attentamente le loro intenzioni.
  10. Le Forze dell’Ordine non chiedono soldi o gioielli a domicilio: In caso di dubbi, chiamate il 112.
Davide Difazio, giornalista iscritto all’albo nazionale dei giornalisti, elenco pubblicisti Sicilia, dal 09/05/2003 N° di tessera 098283, protagonista di diverse trasmissioni televisive in Rai e Mediaset ha collaborato con diverse testate giornalistiche nazionali ottenendo risultati lusinghieri. Fondatore della testata giornalistica Siciliareporter.com, in pochi anni , è riuscito a far diventare il portale un importante punto di riferimento per l'informazione siciliana.