Una svolta decisa è stata attuata dalle forze dell’ordine ad Agrigento con l’esecuzione dell’ordinanza del Tribunale di Sorveglianza, che ha revocato l’affidamento in prova ai servizi sociali a favore della detenzione in carcere per un cittadino locale dopo una serie di gravi episodi di violenza.

La Polizia di Stato, agendo su mandato giudiziario nella giornata di lunedì, ha posto fine alla libertà vigilata di un uomo di Agrigento, che negli ultimi giorni aveva mostrato una crescente aggressività verso i cittadini e le forze dell’ordine.

Tra gli episodi più allarmanti, vi è l’aggressione a un dipendente di una pizzeria nel quartiere di San Leone, seguita dalla fuga in scooter dell’aggressore.

L’intervento delle volanti non si è limitato a questo episodio. In seguito, una nuova chiamata di emergenza da un altro locale nella stessa zona balneare ha richiesto la presenza della polizia a causa di un uomo visibilmente alterato che creava disordine.

Questi, alla vista degli agenti, ha tentato di aggredirli, ma è stato prontamente bloccato e arrestato.

Le accuse mosse contro l’uomo includono lesioni personali, resistenza e violenza contro pubblico ufficiale, minacce gravi, oltre a danneggiamento di proprietà pubblica e privata.

Un episodio particolarmente grave si è verificato all’Ospedale San Giovanni di Dio, dove il soggetto, in uno stato di forte alterazione, ha minacciato il personale sanitario e danneggiato attrezzature mediche.

Questi comportamenti hanno portato il Tribunale di Sorveglianza a revocare l’affidamento in prova, precedentemente concesso, ordinando il trasferimento immediato dell’uomo alla Casa Circondariale di Agrigento.

Questo caso sottolinea la sfida continua nella gestione delle persone sotto sorveglianza speciale e pone interrogativi sull’efficacia delle misure di reinserimento sociale per individui con comportamenti fortemente antisociali.